Roland Wittje – The Age of Electroacoustics: Transforming Science and Sound

theageofelectroacoustics

MIT Press, ISBN-13: 978-0262035262, English, 312 pages, 2016, USA

Il momento cruciale di transizione tra la meccanica e i media ha luogo rapidamente con l’uso intenso dell’elettricità. Il suo impatto sulla nostra percezione del suono, al di là della sua importanza culturale nell’avanguardia, è analizzato in questo libro in maniera originale. Si tratta di una cronologia accurata sulla storia dell’elettroacustica, partendo dagli anni del 1860 con Lord Rayleigh che sviluppa la teoria “duplex” per la localizzazione del suono umano e von Helmholtz che crea il suo celebre “resonator”, attraverso l’automazione industriale dell’acustica della prima Guerra Mondiale. Continua poi con la successiva demilitarizzazione acustica durante la Repubblica di Weimar, fino alla sua totale militarizzazione con il Nazional Socialismo. La transizione dalla scienza borghese del XIX secolo fino alla sua diffusione attraverso i nuovi mezzi elettronici, assai potenziata grazie all’elettronica (prevalentemente telefonia e radio), è rappresentata come un percorso storico di azioni intrecciate in maniera progressiva. È facile riconoscere in questo libro la storia della scienza in termini classici. In esso vi è la ricerca del progresso socio-politico o il regresso attraverso lo sviluppo delle tecnologie sonore. L’evoluzione delle relazioni tra ricerca accademica, sviluppo industriale e impatto sociale descrive un’indicazione precisa, analizzata nei suoi inizi, ma ancora oggi presente, anche se con coordinate molto differenti. Interpretare l’acustica come “inseparabile dall’udito, dalla voce e dalla musica umana”, come Wittje afferma, aiuta a riconoscere la scienza come agente chiave nelle cruciali dinamiche sociali.

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zac