edited by Marc Steinberg, Alexander Zahlten – Media theory in Japan

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Duke University Press, ISBN-13: 978-0822363125, English, 440 pages, 2017, USA

Dopo la predominanza della cultura occidentale, portata avanti attraverso i mass media del XX Secolo, l’inglesizzazione è seguita come una conseguenza della digitalizzazione globale. La lingua è stata una barriera che ha impedito contenuti differenti perfino nei domini famigliari, ed è diventata ancora meno considerata, mancando di una comprensione universale. Le varie considerazioni sulla cultura dei media sono ancora per la gran parte ignorate al di fuori dei confini linguistici. Come la storia dell’IT nell’ex Europa dell’est o delle culture DIY in Asia sudorientale. Allo stesso modo, la teoria dei media al di fuori dell’Occidente è per lo più sconosciuta, quindi questa raccolta è un contributo considerevole che arricchisce tale ambito. Il Giappone, in particolare, è stato indubbiamente poco documentato. Considerando i modelli industriali giapponesi dagli anni 80 in poi, o lo sviluppo parallelo dei social media sui telefoni, è insolito che nessun ricercatore nativo sia stato riconosciuto al di fuori del paese. È quindi fondamentale sapere in quale modo la televisione Giapponese informasse prima sulla cultura del consumatore, e come le prime traduzioni del lavoro di McLuhan lo avessero reso un’autorità nel marketing, ma anche capire la traiettoria della InterCommunication, la famosa rivista Giapponese sull’arte e la tecnologia, e il ruolo dei mass media negli anni settanta facendo i conti con l’emergente consumatore femminile, creando per la prima volta una campagna ad-hoc. Un ampio arco di tempo (dal 1900 ad oggi) è trattato in questo libro, che ha come risultato una selezione eccellente di saggi.

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