Various Artists – Drone-Mind // Mind-Drone 5

dronemind

LP – Drone Records

In guisa drone-experimental questa serie della teutonica Drone Records – nomen omen – è arrivata alla sua quinta uscita, proponendo per l’occasione un vinile dove sul primo lato trova posto “Gjallarbru” di Gydja, incisione seguita da “Furnace” e “The Last Summer”, produzioni altrettanto interessanti e che si devono a Clade. Sul lato B, invece, ci sono “Vibramina Renatus” di Monocube e “Krstnhmnbrtncrt” di Yrsel. L’approccio nelle varie tracce ci sembra altrettanto orientato anche in direzione di stilemi ambient music e con sequenze molto cosmiche e dilatate. Una delle particolarità sembra quella di non eccedere né in troppo beatifici trattamenti e nemmeno in ambientazioni insistentemente scure e penitenziali, seppure un certo aplomb onirico, umbratile e tecnologicamente misticheggiante sempre fa capolino a queste latitudini di genere. La Drone Records è attiva dai primi anni novanta, spesso solo con pubblicazioni uscite in formato promo, con copertine quasi sempre hand made oppure dando vita a sotto-etichette o produzioni parallele, ad esempio la Drone-Mind // Mind-Drone, la Substantia Innominata o la Transgredient Records. L’etichetta è una splendida testimonianza di un ambito produttivo in gran parte scomparso o decisamente trasformatosi sotto la spinta dell’avvento del digitale. Naturalmente realtà simili a questa sopravvivono fra le pieghe dei sottogeneri – e non solo in Europa – equilibrando il buono e il cattivo dei tempi nuovi con quello di positivo che l’underground aveva saputo creare in epoca pre-internet. Insomma, prima che la parola “drone” diventasse un ritornello popolare per i media musicali, questi artisti erano già attivi e centellinavano sequenze cinematiche dalle loro camerette o piccoli studi di registrazione, con computer che adesso definiremmo improbabili o con apparecchiature analogiche non sempre dalle grandi potenzialità. Un’accurata pianificazione dei suoni anche oggi sembra essere la chiave per continuare a sfornare qualcosa d’interessante e godibile, intrecci che abbiano una qualche prospettiva stilistica e un mercato nel quale essere riconoscibili e distribuiti. Ci scuseranno gli artisti in questione se non ci siamo soffermati più di tanto sulla struttura delle singole tracce, che sono parecchio curate ed evocative. In questo caso la bontà della proposta sembra più derivare da un sapere collettivo, da un cervello sociale, conoscenze che sempre più in musica – almeno ultimamente – sembrano venire a mancare.

 

Various Artists – Drone-Mind // Mind-Drone 5