Daily Waverings II, accumulating and releasing time

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Béchard Hudon menziona due concetti che ispirano la sua installazione Daily Waverings II: il tempo di Planck e il tempo zero. La prima è la più piccola unità temporale (10 elevato a meno 43 secondi), mentre il secondo è un riferimento convenzionale per osservare qualsivoglia modifica rispetto al tempo. A partire da questo, l’artista ha costruito un’installazione che assume la forma di un cono temporale, realizzato da canne da pesca, molle, una ruota da bicicletta, connettori colorati e legno. Questo congegno ruota lentamente su se stesso, accumulando tensione mentre le aste cominciano a mescolarsi, fino a che, a un certo punto, improvvisamente rilascia questa tensione con un botto. Microfoni a contatto e altoparlanti amplificano il processo cinetico scultoreo. Il suono prodotto è un chiaro segno della regolarità del tempo passato ma anche dell’aumento e del rilascio d’energia nella struttura. Nel loop costruito, gli spettatori sono osservatori, ma l’installazione li trasforma anche in entità rinnovabili, immaginate in sincronia con l’intera pèera d’arte.

 

Catherine BÉCHARD Sabin HUDON — Oscillations du quotidien II / Daily Waverings II

 

Catherine BÉCHARD Sabin HUDON — Oscillations du quotidien I / Daily Waverings I