Martin Burlas & Musica falsa et ficta – Hexenprozesse

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CD – Atrakt Art

Il suono della tradizione musicale improvvisativa nei paesi dell’est è sempre molto vitale e non è raro imbattersi in certe sue interessanti espressioni, sia in ambiti accademici che in altri più sperimentali. A volte – tuttavia – questi differenti universi sonori non sono neanche così separati come si potrebbe pensare: ad esempio Martin Burlas, artista che vanta produzioni già dalla fine degli anni ottanta, è compositore avvezzo nel passare da un approccio classico alla techno, dal minimalismo alla free form, cosi come il collettivo d’improvvisazione sinfonica Musica falsa et ficta, invece attivo solo dal 2006 a Bratislava, è tuttavia altrettanto esperienziato nel combinare pratiche classiche e nuova elettronica, mescolando al tempo stesso attitudine alla composizione e tecniche più contemporanee. Hexenprozesse – in particolare – trae ispirazione da molteplici elementi d’ibridazione espressiva, apparecchiati bene anche nei live: immagini del periodo dell’inquisizione, l’uso di strumenti acustici ed elettronici, oggetti e design, procedure che ci raccontano di storie violente di tortura, seguendo un parallelismo forse un po’ troppo esplicito nel far corrispondere l’epoca della “felicità socialista” e il medioevo. L’atmosfera barbarica fu originariamente ricostruita, al tempo della caduta del muro di Berlino, utilizzando strumenti appositamente realizzati da Milan Adamčiak, un artista concettuale slovacco, autore di poesia visiva, musicista, compositore e musicologo a sua volta: solo venticinque anni più tardi e dopo una travagliata gestazione, grazie all’interessamento di Miro Toth, un altro musicista attivo in quell’area, la composizione sarà aggiornata e poi utilizzata assieme ad un video di una manifestazione anti-NATO tenutasi nella capitale della Slovacchia. Nuovi strumenti nel frattempo sono stati appositamente messi a punto per l’urticante piece e la verve agit-prop dell’autore sembra rimasta inalterata: quello che è rimarchevole sono i tratti stilistici di un approccio che sebbene datato continua ad essere coinvolgente, assai simbolico e decisamente non-convenzionale.

 

Martin Burlas & Musica falsa et ficta – Hexenprozesse