The Long Now, transitional soap bubbles

TheLongNow

La fragilità di un oggetto non è semplicemente legata alle sue proprietà fisiche, ma anche alla sua capacità di mantenere la stessa forma nel tempo. Le bolle di sapone rappresentano perfettamente la fragilità e conseguentemente sono quello sul quale ha focalizzato la sua attenzione Verena Friedrich in “The Long Now”. La Friedrich, grazie a una formula perfezionata all’uopo, ha costruito una macchina che genera roboticamente bolle di sapone. Dopo aver lasciato una bolla in una camera ad atmosfera controllata, la macchina mantiene la bolla sospesa molto più a lungo del previsto. Con un tempo più dilatato lo spettatore attende nel prendere la bolla da scoppiare e questo sconvolge la sua percezione di fragilità, anche in questo ambiente artificiale. La bolla si muove lentamente, quindi la sua propria natura è ancora definita come di transizione, ma, tuttavia, è cambiata. Come un bambino, il gesto di soffiare una nuova bolla, subito dopo l’ultimo scoppio, è stato sintomatico di una comprensione di natura. Qui la Friedrich utilizza la scienza per implementare un cambiamento nella nostra percezione della fragilità, lasciando la nostra percezione della realtà incontaminata. (photo credit: Victor S. Brigola)

 

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