Take no Hikui-Ki no Take wa Hikui, transitional instruments

Take-no-Hikui-Ki-no-Take-wa-Hikui

Take no Hikui-Ki no Take wa Hikui è un’opera di Muku Kobayashi, composta da cinematiche macchine sonore. Anche se il primo riferimento che sovviene alla mente potrebbe essere il famoso “intonarumori” di Russolo, queste costruzioni fatte di legno sono sostanzialmente differenti. Esse hanno parti ben lavorate e raffinate, che si muovono con movimenti meccanici tanto omogenei da sembrare quasi irreali, generando diversi tipi di suoni ed eventualmente rumori, che sono trasmessi agli altoparlanti a corno. Questo le dissocia dalla voce umana, ma mantiene ancora una qualità “tesa”. Le macchine sonore sono gestite automaticamente e risultano perfettamente integrate, sia per estetica che per design, grazie anche alle datate attrezzature analogiche utilizzate, come i VU meter o gli oscillatori audio. Le forme lineari ed i colori pastello conferiscono a questi congegni la qualità di modeste macchine “live” ma – tuttavia – ogni dispositivo ha una specifica “identità” (lo spettatore – ad un certo punto – potrebbe anche essere tentato nel dare ad ognuna un nome). In un certo senso questo è “riorganizzare il passato” e diventare una sorta di strumento di “transizione”.

 

Muku Kobayashi – 丈の低い木の丈は低い