R. Schwarz – The Scale Of Things

RSchwarz

LP – Gruenrekorder

R. Schwarz in The Scale Of Things – contando su pattern assai evocativi ed avvolgenti, forte delle esplorazioni in ambienti naturali, cercando suggestioni da seguire ma senza alcuna intenzione musicale preorganizzata – ha dato vita infine a sette e molto strutturate composizioni che riverberano d’una particolare ed astratta essenza, non facile da decifrare. L’architetto viennese e sound artista, attualmente attivo nel MAK Schindler Artists and Architects-in-Residency Program a Los Angeles, agisce contemporaneamente su molteplici piani facendo interagire fra loro più field recordings, strati di suoni a volte parecchio criptici ma sempre in un equilibrato ibrido fra naturale ed astratto, tra frequenze e composizione musicale. La natura degli intrecci è poco rassicurante e le note s’imprimono alquanto scure e complesse, ad esempio nelle forme d’uno sciame d’insetti e d’emergenze cameristiche che ancora ci lasciano frastornati sulla reale natura delle giustapposizioni auditive. Se, come commentato nelle raffinate note d’edizione della Gruenrekorder, “la natura è l’unico eterno umanamente possibile”, rimane comunque l’alea d’un mondo anche immaginario, quello percepito dall’artista, in un approccio che – se pur non lontano dagli echi della musique concrète – mette in un ordine assolutamente personale e imprevedibile tutti gli elementi. A rendere denso il continuum assieme alle catture audio ci sono i sintetizzatori modulari ma non mancano i colpi di tamburo, i passi, le voci sparute, i frammenti elettronici orchestrati e non meglio definibili, le cascate di rumore e i vuoti, i sibili, gli scricchiolii, le melodie e i momenti più ritmici. L’ascolto di questo album è molto suggestivo – insomma – e coinvolgente, calibratissimo anche nei trattamenti più crepuscolari, sempre risolti in maniere non banali e multiformi.

 

R. Schwarz – The Scale Of Things