Us+ by Lauren McCarthy and Kyle McDonald, hangout confidential.

Us+Hangout-confidential

US + è un plug-in per il noto servizio di videochat chiamato Google Hangout, nata dalla collaborazione tra Lauren McCarthy and Kyle McDonald. Una volta installata e attivata Us+ appare nella finestra di conversazione come una semplice applicazione. Su un box laterale a quello della videochiamata vediamo due classiche emoticon di colore arancione e azzurro che identificano i due partecipanti alla conversazione in corso. Più in basso un grafico a barre rappresenta una serie di stati d’animo particolari: positivity, selfabsorption, femininity, aggression, honesty. Prima che la conversazione inizi le due emoticon sono inespressive (ossia la linea che descrive le labbra è orizzontale) e le barre del grafico sono monocolore. Man mano che si parla questi elementi si trasformano. Se si sorride l’emoticon corrispondente al proprio account sorriderà di conseguenza (e viceversa) grazie al riconoscimento facciale implementato nella app. Quando anche il grafico entra in azione,le barre percentuali che indicano gli stati d’animo si colorano di arancione e azzurro specularmente a quanto espresso dai due interlocutori. L’uso del software di analisi testuale LIWC (Linguistic Inquiry and Word Count) permette infatti di esaminare il vocabolario utilizzato e calcolare le ricorrenze e le tipologie delle parole emesse da ogni utente (trasformate in testo da Chrome Speech API). Le informazioni ricavate si riversano poi nel grafico che indica le rispettive quantità percentuali di “positivity, selfabsorption, femininity, aggression, honesty” nei discorsi dei singoli interlocutori. Ma US+ nn si limita ad analizzare e rappresentare la conversazione in atto. Nella finestra appaiono di continuo messaggi testuali popup che dicono se l’interlocutore si annoia, se è necessario essere più aggressivo o più femminile, se sorridere o cercare di essere meno prepotente. E soprattutto nessun rischio di soliloqui noiosi: se si parla troppo a lungo US+ disattiva il microfono per qualche secondo. Presentandosi ironicamente come strumento di ottimizzazione, successo e produttività delle conversazioni online, US+ probabilmente vuole esasperare un meccanismo quotidiano: il totale affidamento al software proprietario per la comunicazione. Potenzialmente può essere cambiato o disattivato in ogni momento, eppure lo si lascia intromettere nelle nostre modalità di comunicazione anche in questa maniera paradossale. Chiara Ciociola