Nathaniel Stern – Interactive Art and Embodiment: The Implicit Body as Performance

Nathaniel-Stern-–-Interactive-Art-and-Embodiment--The-Implicit-Body-as-Performance

Gylphi Limited, ISBN-13: 978-1780240091, English, 304 pages, 2013, USA

Le interfacce uomo/macchina hanno coinvolto il corpo in maniere progressivamente sempre più sofisticate, dalla pressione meccanica di un dito su una tastiera alla sfida intellettuale di software d’assistenza basati sul riconoscimento vocale. La media art ha interpretato le interfacce assai dinamicamente, astraendo l’interazione e giocando con le sue modalità, con i simboli e i significati. Stern analizza quasi quaranta diverse opere d’arte per supportare la sua teoria: “l’arte interattiva sospende e amplifica i modi in cui sperimentiamo la sua realizzazione, in quanto per-formata, relazionale ed emergente”. Il testo indaga “il modo in cui interagiamo” e il ruolo del corpo nel processo di interazione che qui è esploso ed è accuratamente delineato. Molte delle connotazioni che il corpo assume nelle opere d’arte – di essere percepiti come una struttura, uno strumento, un territorio o uno spazio immaginato – sono analizzate come istanze performative e simboliche. Una delle qualità di questo libro è che fornisce ampi riferimenti sul tema, pur rimanendo molto specifico. Le opere sono accuratamente descritte nei loro meccanismi e i loro esiti performativi sono investigati separatamente nelle forme di un’antologia commentata a sé stante. C’è anche un vademecum digitale (chiamato “in produzione”, parzialmente stampato e liberamente disponibile online, pensato per essere aggiornato e ampliato a volontà), sezione che è stata aggregata al libro come una sua stessa dinamica estensione (in una maniera ossia ancora performativa). Interactive Art and Embodiment: The Implicit Body as Performance risulta infine un libro molto utile per capire il nostro rapporto fisico con il digitale e come relazionarsi correttamente all’arte interattiva.