Ed Osborn – Stone North

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CD – Estuary Ltd

Live electronic e tabletop guitar sono in evidenza in “Stone North” di Ed Osborn, produzione del 2009 che vede la luce adesso su Estuary Ltd, una label devota alle scene experimental e che si distingue per un approccio nei confronti della contemporaneità assai mobile, aperto ma rigoroso. Sin dai primi solchi dell’incisione in questione i segnali generati dalla chitarra vengono elaborati e ritardati per costruire un substrato utile ad accogliere e veicolare i suoni, attivando l’attenzione sulla consistenza e definizione di questi specifici trattamenti, in modo che le emergenze auditive distinte siano mosse concentricamente. Avvalendosi di appropriate tecniche chitarristiche e in combinazione con l’elaborazione del suono, gli elementi sono intrecciati finemente in “Guitar Mechanical” (1989-1992) e in guisa anche di una elettroacustica dalle valenze free form, evoluzioni mai banali, pregne di salti e variazioni, sviluppate in più tenui e fragili inviluppi. Operate ad arte in memoria di Elisha Blakeman e Tabitha Babbitt – due seminali maestri ispiratori per Osborn – è invece la prima delle tracce in scaletta, combinazione di manipolazioni messe in sequenza per omaggiare l’inventore del “piano violin”, strumento a corde da tavolo, e l’altra, progettista della prima sega circolare mai apparsa in una segheria, entrambi membri della comunità Shaker, un ramo del protestantesimo puritano quacchero del primo Settecento. Ḕ il primo album questo – per Ed Osborn – a partire dal 1989 e sembra conseguente quindi una tale densità di “sensibili connessioni”, idealizzate e raccolte assieme fomentando ascolti forse non sempre immediati ma dall’indubbio fascino, spessore e godibilità. Un uscita assolutamente da non lasciarsi sfuggire.

 

Ed Osborn {Stone North}