nai010 publishers, ISBN-13: 978-9462080317, English, 240 pages, 2013, The Netherlands

Florian Cramer è universalmente riconosciuto come uno dei teorici fondamentali della net.art e della software art, anche se da quegli ambiti specifici ha ampliato la sua ricerca negli ultimi dieci anni in una serie di differenti aree culturali, occupandosi di tecnologie DIY, network, cinema, letteratura, stampa, cultura underground post-digitale e comunicazione in generale. Facendo leva sul suo background ricco d’esperienze a proposito di letteratura elettronica e pratiche di rete neoiste, Cramer mette a frutto tutte queste traiettorie in una raccolta di testi tutti ugualmente coinvolgenti. (Dis)Ordinati in cinque gruppi che frazionano il titolo e le parole in ulteriori sottotitoli (“anti”, “media”, “ephemera”, “speculative”, “arts”), gli scritti riflettono la resistenza dell’autore e l’impegno per i diversi argomenti, interesse che è stato anche attestato alla conferenza di lancio del libro – durata ben otto ore – svoltasi nello spazio del Worm di Rotterdam. La prosa dell’autore è in grado di sezionare argomenti, fare riferimento a fonti importanti e oscure e provocare con dichiarazioni controverse, gettando i lettori in territori inesplorati che delineano nuove interconnessioni tra i testi. Tra le righe abbiamo qui una definizione di cultura alternativa e si va avanti in più direzioni, in maniera controversa, utilizzando qualsiasi mezzo e strategia possa infine rivelarsi utile. La complessità, le potenzialità e gli eventuali limiti intrinseci di questo approccio sono tutti integrati nella confluenza di temi e argomenti, che confermano l’idea che la critica – nelle parole di Cramer – deve in definitiva “sporcarsi le mani”.