Alvin Lucier / Maze – (Amsterdam) Memory Space

Alvin_Lucier_Maze

CD – Unsounds

Sotto l’egida della Unsounds, etichetta experimental olandese fondata nel 2001 dal chitarrista e compositore Andy Moor, dal sound-artist Yannis Kyriakides e dalla designer e fotografa Isabelle Vigier, vede la luce adesso un interessante progetto a firma Maze, un ensemble elettroacustico di matrice free form che s’avvale di rinomati musicisti improvvisativi quali Anne La Berge, Dario Calderone, Gareth Davies, Reinier van Houdt e Wiek Hijmans, oltre allo stesso Yannis Kyriakides. Il combo è focalizzato proprio sull’idea di cambiare approccio musicale e prospettive d’ascolto, azzerando qualsiasi certezza stilistica e offrendo alla fruizione del pubblico differenti forme di navigazione dei propri personali percorsi artistici. Non è un caso allora che si sia scelto un autore come Alvin Lucier, perentorio nel disporre il setting dell’azione: “Andate in un ambiente esterno (urbano, rurale, ostile, benigno) e registrate con qualsiasi mezzo (a memoria, con annotazioni scritte o registrazioni su nastro ) le situazioni sonore di quegli ambienti. Tornando ad uno spazio interno destinato alla performance in qualsiasi momento successivo, ricreate, esclusivamente tramite le vostre voci e strumenti e con l’aiuto dei vostri dispositivi di memoria (senza aggiunte, cancellazioni, improvvisazione e interpretazioni) quelle situazioni sonore esterne”. Alvin Lucier approntò questa composizione nel 1970, (Hartford) Memory Space, ma il concetto è ancora valido ai giorni nostri e per un ambiente urbano come quello di Amsterdam: ancora il risultato di una tale applicazione “psicogeografica” dipende dalle capacità “interpretative” dei musicisti, dalla capacità del loro spazio di memoria e dalla flessibilità nel dipanare in maniera efficace tali orientamenti.