Machinefabriek – Stroomtoon II

Machinefabriek - Stroomtoon II_sito

CD – Herbal International

Il colorato e gestaltico artwork di Rebecca Norton subito attira la nostra attenzione anche se i suoni – sin dalle prime battute – sembrano apparentemente più urticanti, distorti e non formalmente definiti rispetto a quanto la cover ci aveva fatto immaginare. Rutger Zuydervelt – questo il vero nome che l’alias di Machinefabriek nasconde – ci educe a come originariamente il primo album fu registrato, verso la fine del 2011, per poi essere pubblicato dalla label transalpina Nuun. La musica prese vita utilizzando alcune registrazioni provenienti da improvvisazioni e con un setup che il compositore stesso stava sperimentando per alcune imminenti performance. È la stessa configurazione che ancora oggi Machinefabriek utilizza, costituita principalmente da un vecchio generatore analogico Phillips e da più unità d’effetti assieme accorpate. Per Rutger Zuydervelt non sono nuovissimi territori quelli espletati in questo progetto e difatti, dopo i primi minuti più estremi, le ambientazioni – in questa seconda uscita – le differenti tracce aggiunte, diventano alquanto più dilatate, sottili e stratificate, di gusto space, cercando comunque di cogliere la spontaneità dell’esecuzione, frutto d’un numero maggiore di materiali registrati e d’una giustapposizione dei momenti migliori, senza l’aggiunta di troppa post-produzione. Il processo derivava anche dalla richiesta fatta dalle etichette Fake Jazz e Superior Standards, che avrebbero gradito più tracce singole. Infine sarebbe stato un peccato non raccogliere in formato esteso tutto il materiale, comprensivo anche di due altre tracce che erano state precedentemente rilasciate, “Kreupelhout” e “Toendra”. L’insieme rende bene all’ascolto il senso dell’operazione e infine non risulta per nulla forzato. Aurelio Cianciotta

 

Live at NK, Berlin, April 27 2013