Delivery For Mr. Assange, Telepresent Mail Art

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Il 16 gennaio 2013 un pacco è stato spedito dal quartiere di Hackney all’ambasciata ecuadoriana, destinatario finale: Julian Assange. Il bagaglio conteneva un telefono che, attraverso un buco nella scatola, fotografava l’ambiente circostante ogni dieci secondi, documentando il percorso di spedizione del tutto. Ogni foto è stata caricata in tempo reale su un account Twitter sul sito web del progetto “ Delivery for Mr. Assange“, operazione ideata dal collettivo !Mediengruppe Bitnik, dando forma in presa diretta ad un pezzo di mail-art di 32 ore. Il viaggio è caratterizzato dal pasaggio del pacco tra diverse mani, borse ed uffici postali ed è seguito da persone interessate fra momenti di tensione e blackout. Quando la scatola misteriosa arrivò a Assange (precedentemente contattato dal collettivo) ha iniziata poi una performance in diretta, con visualizzazioni di video-messaggi come “Justice for Aaron Swartz” e “Transparency for the State! Privacy for the Rest of Us!”. Se la questione empirica di base (che ha portato i follower a collegarsi a Twitter anche di notte) è stata: “arriverà il pacco a destinazione o scomparirà nel labirinto della Royal Mail?”, il più ampio quadro concettuale in cui si inscrive il progetto include la riflessione sulla trasparenza delle informazioni. Assange è l’emblema del dibattito tra sistemi informativi chiusi – dominati dal copyright e dai monopoli di influenza – e sistemi d’informazione aperta, nei quali l’informazione circola liberamente. L’invito a seguire il viaggio del pacco step by step è una chiamata per analizzare i meccanismi di trasmissione, di accesso e di manipolazione dell’informazione, consapevolezza che dovrebbe essere parte della definizione costitutiva di ogni società democratica.
Ylenia Cafaro

Delivery For Mr. Assange

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