Gilded – Terrane

Gilded_Terrane

 CD – Hidden Shoal

Avvolgenti sequenze auditive quelle dipanate da Matt Rösner e Adam Trainer, aka Gilded, musicisti australiani avvezzi a sperimentalismi ambient piuttosto melodici, dalle texture sognanti e rarefatte. È “Velar” la prima traccia del progetto, incisione dove il pianoforte e il violoncello scambievolmente tessono flebili trame, seguendo improvvisazioni e melanconici intrecci di matrice post-rock. Ispirazione compositiva che poi al suono di didgeridoo e percussioni esotiche s’imprime nel succedersi di ritmo e ripetizione, avvolgendo nelle sue spire gli ascoltatori, guidandoli attraverso atmosfere molto dilatate e metamorfiche. Nessun sussulto fra apatia e meditazione o l’imprimersi d’una sola semplice nota, fra droni e suadenti astrazioni. Eppure – grazie anche al lavoro di mastering di uno specialista quale Taylor Deupree – il filo sensibile d’una simile organizzazione dei suoni mai presta il fianco a cadute di stile o di attenzione, assecondando il piacere d’una natura umbratile e soave, quietista e inerziale. Frammenti armonici, passaggi che rimandano a nenie come depositate nelle nostre sinapsi, i tempi scanditi mantenuti distinti nei passaggi, perorando un’inclemenza contemplativa e partecipe. Le progressioni misurate evocano rimembranze di luoghi isolati e difficilmente accessibili, come in un attraversamento impervio quando abbiamo bisogno di punti fermi e rallentiamo il passo. Le risonanze allora guidano il nostro cammino e c’invitano ad un’esperienza piuttosto coinvolgente, arricchite anche dalle appena agitate field recording e dalla strumentazione molto varia che serve a rafforzare ancora il senso di straniamento e sommessa solitudine. Aurelio Cianciotta

 

Gilded – Terrane [Album Teaser]