Igorrr – Hallelujah

Igorrr_Hallelujah

CD – Ad Noiseam

Ritorna Igorrr su Ad Noiseam perfezionando – ma forse non è questo il vocabolo adatto da utilizzare per illustrare il recupero di tali estreme, ellittiche, urticanti giustapposizioni sonore – l’oramai consolidata pratica di far collidere breakcore e musica classica, in questo caso “armonie barocche”, aggiungendo solo un tocco di metal e raccogliendo esecutori d’estrazione molto differente. “Hallelujah” – lo diciamo subito – certo non è ascrivibile a quel ricco campionario di sperimentazioni anche interessanti ma un poco noiose, perché il connubio non è solo giocato concettualmente, non risponde solo ad una sostanziale volontà di “posizionamento” nell’alveo delle avanguardie contemporanee. Qui ci si diverte sul serio e l’altissima qualità delle composizioni è infine assai intrigante, coinvolgente e di concentrata maestosità, con passaggi che sono diradati solo quando serve ma sono poi sempre riportati sul crinale d’elaborazioni rispetto alle quali non si può restare indifferenti. “La mia idea era di avere tracce dove diversi generi musicali erano rappresentati da un’unica persona” dice Gautier Serre, aka Igorrr. Lo stile, o se preferite “la maniera”, certo è ridondante, anti-minimalista, zeppa di tante bizzarrie. In “Hallelujah” la tensione tra la regola e la licenza è alla base stessa dell’elaborazione autorale e fa leva sugli stridenti contrasti senza tuttavia scadere in esagerate ricercatezze e preziosismi inessenziali, sempre in agguato quando ci si muove in simili ambiti di ricerca. Si veleggia fra note sibilline e cori soavi, dissonanze abrasive ed intrecci elegiaci, al cospetto anche di congrue performance canore, filtrate in una vasta gamma d’influenze eccentriche: non digeribili a tutte le latitudini ma decisamente reattive e assai incisive. Aurelio Cianciotta

 

Igorrr – Cicadidae