Enzo Minarelli – Fame

Enzo Minarelli

CD – Pogus
Esce su Pogus il nuovo progetto di Enzo Minarelli, poeta sonoro e teorico – il suo manifesto sulla Polypoetry risale al 1987 – sperimentatore assai attratto dalle derive della parola, tanto da dar vita ad un vero e proprio archivio, il 3ViTre, una collezione di verbo-voco-visual che si aggiunge alla mole di lavori anche propri, confezionati a partire dai primi anni ottanta. La gran parte delle registrazioni in “Fame” è il prodotto delle manipolazioni e dei montaggi della sola voce di Minarelli e solo un’esigua parte è assemblata grazie agli effetti speciali associati al software utilizzato per editare assieme il tutto. L’artista è a suo agio nell’environment poetico, un flusso solo all’apparenza caotico che in realtà è gestito con notevole padronanza della scena e dei tempi, scanditi lungo l’intero album in ben venti distinti interventi. Non potrebbe essere altrimenti, perché l’abitudine al connubio di differenti linguaggi e media, evidentemente ha sedimentato un approccio professionale più denso d’esperienze e idee, vivificante nuove ed inedite relazioni fra voce e suono. In altri contesti lo stesso Minarelli aveva già sottolineato quanto il termine performance, se applicato alla poesia sia troppo riduttivo e lo stesso termine (dal latino, per formam) è meglio relazionabile ai soli ambiti dell’arte, così come non è sufficiente un palco per parlare di teatro-poesia. È implicito – allora – che si voglia contestualizzare uno spazio relazionale invero più preciso e che il rapporto fra arte e tecnologia sia essenziale a questo proposito, permettendo alle parole di liberare tutto il loro potenziale “semantico-spettacolare”, tutta la loro catartica ambiguità linguistica e orale.