CD – Aagoo
Philippe Petit non è nuovo nel rivisitare la tradizione musicale contemporanea: come giornalista e attivista – coinvolto da più generi e tendenze – può vantare quasi tre decadi di sperimentazioni nel condividere le proprie specifiche passioni, veicolate anche per mezzo di etichette-culto come la Pandemonium e la BiP-HOp, sue dirette emanazioni, piccole case discografiche ma che in questi ultimi anni hanno marcato significativamente fenomeni quali l’avant electro e il sound design, non disdegnando avventure sonore non convenzionali, in più fogge, in bilico fra modern ambient ed una efficace commistura d’acustica e digitalismo. In “Extraordinary Tales Of A Lemon Girl”, pubblicata su Aago, sono otto i distinti movimenti che vengono presentati, materiali tematici che fanno il verso al mondo eclettico delle colonne sonore, imbastendo onirici siparietti acustico-orchestrali bene intrisi d’elettronica seminale, field recording e occulto turntablism, con passaggi fortemente espressivi e dallo spiccato gusto “bricoleur”. Riecheggiano fra i solchi motivetti fuzzy e le atmosfere ricordano i trattamenti musicali dei film d’animazione, volgendo in “sinfoniette” rocambolesche ma raffinate, che incorporano una varietà d’influenze differenti, droni ed effettistica cinematica proto-elettronica, salutare per gradevolezza e ispirata nelle trame. Composizioni capaci di trasportare il pubblico in un viaggio culturale atipico, spalancando nuove porte e riattivando sinapsi che si credevano oramai morte, “stargate” per una trilogia in progress infusa d’altrettanto multiformi narrazioni letterarie. Partiture assai ricche di spunti e fluenti – eppure ancora astratte – che in ugual modo mai appaiono vacue nella loro struttura elegante ed iper-citazionista.