Little Bird – A Birdie Told Me A Secret

Little Bird

Con la crescita esponenziale di informazioni online, aziende e governi hanno intensificato gli sforzi per controllare, regolare e tenere traccia di queste informazioni. Coloro che – al contrario – hanno sempre sostenuto la libertà di parola hanno continuato a lavorare, aiutando Internet a rimanere il potente strumento che oggi conosciamo. L’organizzazione internazionale Wikileaks è diventata famosa per il suo imponente lavoro di raccolta e analisi di materiali tenuti segreti da governi e grandi aziende con l’obiettivo di rendere queste informazioni disponibili pubblicamente sul suo sito Web. Sebbene Internet rappresenta il miglior mezzo attraverso il quale attività come queste possono essere compiute, è opportuno mettere in discussione l’esistenza di un divario tra il mondo digitale ed il mondo reale degli utenti internettiani. Il capolavoro “Little Bird“, ideato da Matthijs Munnik, propone un metodo alternativo e ironico (per non dire iconico; riflettendo sui social network Twitter) per la diffusione dei messaggi crittografati in pubblico. “Little Bird” è una casetta per uccelli collocati in luoghi pubblici che non suscita alcun particolare sospetto. I tweet sono emanati dalla piccola casa e sono decodificati da un applicazione per smartphone. L’uccello digitale, perfettamente mimetizzato nel suo ambiente, pubblicamente tweetta le informazioni crittografate, come una sorta di beffarda spia. Per sottolineare il suo potenziale, “Little Bird” attualmente trasmette informazioni rilasciate da Wikileaks, ma è facile immaginare che i messaggi potrebbero essere di qualsiasi tipo. L’installazione è strategica ma necessita di rimanere in prossimità d’un radar al fine di continuare ad evitare le registrazioni di quelle sfere di influenza che lo scrutano ordinatamente.

Benedetta Sabatini