Isnaj Dui – Abstracts On Solitude

Isnaj Dui

CD – Hibernate
Le incorporee trame di “Abstracts On Solitude” danno vita nel complesso a un singolare ecosistema che scava a fondo nella nostra percezione, traendo sostentamento non solo dalle manifestazioni più esteriori. Con diverse uscite al suo attivo – su etichette come Home Normal, Smallfish, Rural Colours e FBox Records – e con un interessante progetto di album basato su uscite mensili in abbonamento (Duodecim), Katie English, aka Isnaj Dui, arriva adesso alla Hibernate, etichetta ispirata, sperimentale, astratta e melodica, impostazione che è parecchio in sintonia con le evoluzioni suadenti del flauto basso della musicista londinese, autrice e e strumentista elegantemente avvezza nel combinare suoni acustici su pattern atmosferici, aggiungendo poi altri strumenti home-made e tenui sequenze elettroniche. Non mancano i sottilmente docili innesti auditivi nel dipanarsi delle sei differenti tracce, pregni di cigolii, diluiti fra odi di nenie orientaleggianti, inframmesse da evocazioni di vasti spazi inabitati: arie sempre eleganti e controllate negli esiti, guidate in gentili risonanze, che si fanno accondiscendenti nei riverberi e nell’insinuarsi dei droni amabilmente insistiti. Gli immaginari evocati sono alquanto misterici e nebbiosi, dettati da tonalità a volte anche cupe ed estetizzanti, elementi che si fanno poi più morbidi e vaporosi – comunque alquanto onirici – appena venati da lievi influenze digitali e glitchy, serpeggianti di equilibri incerti e dissonanze, levità e striduli. Le contrapposizioni – tuttavia – sono sempre mediate, ricomposte in una personalissima e assai raffinata partitura, mai abusate nel facile inghippo della sola tensione dicotomica di elementi.