Florian Wittenburg – Artefacts: Solo Electronics

Florian Wittenburg – Artefacts: Solo Electronics

CD – Nurnichtnur
Dal 2005 al 2011 Florian Wittenburg ha sperimentato strutture sonore assai sofisticate ed astratte, incrociando strumenti elettronici virtuali, sample e droni dilatatissimi, dando vita a concatenazioni non deterministiche che derivano dalla complessità delle scelte operate e dagli algoritmi impostati. Se il risultato non sempre è prevedibile, così come spesso l’ispirazione è articolata – mutuata attraverso più fonti e fascinazioni teoriche – altrettanto sfaccettate ma alla fine coerenti s’incastrano le sequenze, pur nei differenti approcci, dando vita ad un continuum certo sfumato, rarefatto ed iperbolico ma con una precisa grana di trattamenti e nuances. Sono cinque le composizioni presentate, partiture che riecheggiano di respiri affannosi, estetizzanti intrecci, suoni metallici ed iterati,
atmosfere che avvolgono l’ascoltatore in un microcosmo etereo e metamorfico, che risente della concettualità algida del Centre de Création Musicale Iannis Xenakis di Parigi, istituzione benemerita con la quale il compositore collabora proprio a partire dal 2005. In Artefacts: Solo Electronics nessun inserimento ritmico permea i solchi di “Nuageux” e si evita ogni picco dl volume, incasellando le liquide digressioni in sfumature di taglio space-minimalista, proponimenti sottili per sintonie che pure in “Chaos Baart Harmonie” sono centellinati fra riverberi di caotica natura in una graduale transizione tra l’indistinto e l’armonia. In “Noisy Knifes + Gong” le assenze sono scandite da un gong rituale al quale poi succedono più insistenti emergenze digitali mentre in “Aliasing Bell Pattern” sono le manipolazioni dei segnali acustici che gradualmente creano nuove immaginifiche trame.