Street Ghosts – Virtualised Reality Made Real

Street Ghosts

La matrice ci ingoia. Definisce e forma sempre più le nostre posizioni. L’artista italiano Paolo Cirio usa questo fatto scomodo come base per una nuova opera. Street Ghosts mostra l’indiscrezione dei media che invadono le strade enfatizzandola. Google Street View, per esempio, ci fotografa che lo vogliamo o no. Solo dopo svariate proteste Google ha deciso di sfumare i volti di coloro che erano stati “accidentalmente” fotografati durante la mappatura delle strade per renderli irriconoscibili. Alcuni di noi, però, sono rimasti nel loro popolare strumento per sempre. Cirio prende queste anime intrappolate e ne abusa nuovamente. Stampate a grandezza naturale, rimangono nel punto esatto in cui sono state fotografate, come uno spettrale ricordo dell’auto cibernetica che è improvvisamente passata da lì e ha ripreso tutto. Da quando Google ha sfumato queste figure umane fino a renderle irriconoscibili, esse appaiono per le strade come versioni sfigurate di innocenti passanti. Street Ghosts di Paolo Cirio è un altro segno che la net art sta superando sempre più i confini del ciberspazio per includere il dominio fisico non digitale come suo habitat naturale. Alcuni la chiamerebbero arte Post-Internet, altri potrebbero pensare che Cirio stia usando elementi della Nuova Estetica e la stia deformando. Queste, però, sono soltanto parole e Cirio, come molti artisti oggi, si muove oltre le parole. Street Ghosts è un’apparizione che passa tra il reale e l’irreale, e tra la strada e Street View, senza alcuno sforzo. Nella sua descrizione dell’opera, Cirio parla di conflitto, dell’offensiva dei media contro la città. Eppure, se le figure in Street Ghosts sono vittime di guerra, è stata una guerra di cecchini silenziosa e nascosta. Il nemico è diventato parte del tessuto della città e delle infrastrutture del mondo. Dal momento che è stato costruito dall’uomo, potremmo trovarci davanti a una sorta di battaglia interiore con noi stessi. Comunque sia, Paolo Cirio, mostra questa operazione occulta in modo affascinante.

Josephine Bosma