Tom Johnson – Orgelpark For Chart: For Four Organs

Tom Johnson

CD – Mazagran
È una composizione questa di Tom Johnson che per 50 minuti modula – utilizzando quattro organi – una singola nota, la chiave tonale “C”, giocata fra varie ottave. L’effetto è decisamente ipnotico, cristallino e coinvolgente, perché nel minimalismo estremo la proposta è giocata su iterazioni sottili ma insinuanti, forti d’una cacofonia poetica che ci riporta ai pionieri della grande tradizione americana di musica ripetitiva e tonale. Cacofonia per Stravinkij significava “suono sgradevole, merce illegale, musica non ordinata” che in definitiva – secondo lui – non poteva resistere ad una critica seria. Il maestro russo – forte della sua autorità – si lamentava “degli snob che si vantano di avere una familiarità con il mondo dell’incomprensibile”, “che non cercano la musica ma l’effetto sorprendente, la sensazione che sovrasta la comprensione”. Tom Johnson probabilmente non sarebbe d’accordo e con lui tutta una schiera di musicisti moderni, avvezzi all’utilizzo di processi matematici e logici nella elaborazione di un’opera. Non a caso l’autore – che nasce stilisticamente alla scuola di Morton Feldman – conosce bene il potere dell’indeterminatezza nella musica. “Ho due buoni amici, compositori minimalisti che hanno scritto musica drone per molti anni: Phill Niblock e Radigue Eliane. Quando ho detto loro che avevo finalmente lasciato le mie melodie e le armonie metriche e stavo scrivendo un pezzo di una sola nota, erano molto sorpresi e compiaciuti. Come me del resto”. Così s’esprime Johnson e siamo certi che il suo compiacersi sia autentico, un’operazione dettata dalla voglia di dar vita ad un blocco solido di suono, vibrante e maestoso.