CD – Kvitnu

Appena estratto il cd dall’elegantissimo “special cardboard double sleeve”, una custodia esagonale con dei ricami brillantati, subito al primo ascolto intuiamo quanto anche il contenuto musicale sia altrettanto prezioso. Kateryna Zavoloka è certo un’artista molto conosciuta ed apprezzata, una delle più interessanti nella feconda scena elettronica est-europea: con questa uscita completa la seconda parte d’una serie dedicata alla “purificazione da quattro elementi”, nel particolare caso focalizzata sull’acqua, “stoicheion” caro a Nesti-Persefone. Vedana, titolo del progetto, è un nome antico di donna ucraina e riporta alla pura sensazione, alla comprensione intuitiva, ispirando le sequenze sonore che allo stesso tempo s’imprimono nelle forme d’un mix fra le antiche tradizioni di quel paese e la contemporaneità digitale, non avulsa in queste sperimentazioni melodiche da una particolare forma di grazia austera e folk. L’album è il risultato di due anni di ricerca presso lo Studio di Musica Elettroacustica dell’Accademia di Cracovia, periodo questo e quello subito successivo durante il quale diverse sono state le performance della Zavoloka dal vivo accompagnate dai visual generativi e interattivi di Laetitia Morais. Delle dieci tracce che compongono l’album quello che rimane maggiormente impresso è il soave scorrere degli accordi, la fusione interiore e il controllo delle forze naturali. La fluidità dei passaggi c’immerge in un’esplorazione eterea, purissima, quietista ma mai banale, innestando le nuove atmosfere a ricongiungersi idealmente con le radici della più autentica musica popolare.