Emmanuel Mieville – Four Wanderings In Tropical Lands

Emmanuel Mieville

CD – Baskaru
Colpi metallici, uno sparuto vociare, ronzii d’insetti e sirene, oppure un cane che abbaia. Emmanuel Mieville è assai abile nel cogliere momenti di realtà in contesti esotici – le registrazioni sono state effettuate in Costa Rica, ad Hong Kong, in Perù e in Malesia – amplificando con sensibilità e forza nel cogliere le atmosfere quello che a suo avviso è maggiormente significativo. Solo a posteriori e con un montaggio volutamente mantenuto essenziale, operando poche ma significative sovrapposizioni, vengono messi in opera accostamenti invero alquanto insoliti e interessanti. Le catture sembrano meticolosamente selezionate sia attingendo a suoni naturali che ad emergenze auditive frutto dell’attività umana. In alcuni casi sono operati anche interventi “diretti”: è lo stesso autore – infatti – che nelle note dell’album parla di sculture in metallo e legno “suonate”, pure se queste manipolazioni raramente sono distinguibili in quanto parti musicali a se stanti. Emmanuel Mieville si è avvicinato al sound engineering in una scuola di cinema e in qualche modo la sua ispirazione sembra permeata da una sorta di narrazione filmica, seppur intrisa anche di cultura elettroacustica e concretista. Particolarmente suggestiva è proprio l’ultima delle cinque incisioni, quella registrata a Kuala Lumpur, nella quale fascinosamente in evidenza è un canto muezzin, contornato dal rumoroso vociare degli uccelli e dalle ritmiche percussioni primitiviste di tamburi improvvisati, il tutto immerso in un sottofondo anche ambientale nel quale fanno capolino rumori stradali, tenui voci di bambini, sibili e brontolii assortiti.