Vega – Wormsongs

Vega

CD – Artek Sounds

Sono per lo più balbettii vocali, una sorta di gibberish nel quale una serie di parole difficilmente decifrabili vengono emesse conquistandoci all’ascolto. Parliamo di “Sermon On Wings And Tergal Lobes”, prima traccia di questo “Wormsongs”, un album comunque di non facile decifrazione, sospeso fra lirismi e noise, pulsioni micro-minimal e raffinata elettronica. La mente pensa grazie alle parole, c’insegna la filosofia orientale, l’emissione automatizzata di vocalizzazioni random, aiuta in questo caso a rompere ogni schema di comunicazione ordinaria, seppure sopravvivono i ritmi dell’intonare religioso e delle forme spoken-word, tanto care a certa avanguardia. Tutto sembra azionato dagli automatismi vocali, corroborati da elaborazioni digitali real time, dove fanno capolino- tuttavia – anche strumenti tradizionali come piano, violini e percussioni varie, elementi che concorrono nell’insieme a sostenere la forte musicalità dell’esperienza. Sono otto le tracce presentate: particolarmente riuscita ci sembra quella con Bart de Vrees alle percussioni, “Light Code”, sensibile d’inviluppi free form, mentre sempre con la bella voce di Anat Spiegel in evidenza è l’incisione successiva, “Set Song”, calibratissima nelle scansioni recitative e nei montaggi, partecipe d’un climax comunque molto forte, anticonvenzionale e al tempo stesso teatrale. L’album è stato realizzato utilizzando SuperCollider, un ambiente e linguaggio di programmazione per la sintesi audio in tempo reale e la composizione algoritmica, seguendo l’idea di versi lirici, sostituiti da strumenti automatici attivati ​​al fine di generare altrettanti “automatismi” di natura vocale.Vega-–-Wormsongs