Vinyl Rally, gare su vinili

Lucas Abela

Un problema che si incontra spesso nel presentare lavori di musica sperimentale o di sound art è quello di trovare un modo efficace per condividere con il pubblico il piacere che si ottiene esplorando usi non convenzionali di strumenti ed oggetti musicali. Reinventando, assemblando e talvolta distruggendo strumenti musicali, dispositivi di riproduzione sonora o altri media c’è molto da divertirsi, ma forse a causa della ruvidezza dell’output che queste attività tendono a generare si rischia spesso di sottovalutarne l’aspetto ludico. Nel suo ultimo lavoro intitolato Vinyl Rally)Lucas Abela fa confliggere due situazioni apparentemente opposte. Una ricostruzione fisica in grande scala di un videogioco di corse d’auto è combinato con tecniche rumoristiche derivate dal DJing sperimentale. Espandendo un’idea già proposta in lavori come Sound Chaser di Yuri Suzuki o Yokomono di Staalplaat Soundsystem, Abela usa modellini di auto per suonare dischi in vinile. Le macchine sono dotate di un trasmettitore radio collegato ad uno stilo che viene trascinato sui solchi dei vinili. La pista è una costruzione imponente fatta di migliaia di dischi deformati che abbraccia la stanza nella sua interezza. I visitatori si mettono in coda di fronte ad una console da sala giochi dove, oltre a pilotare il veicolo, possono aggiungere effetti per chitarra al segnale captato dalle auto. In contrasto con l’immaginario visivo, il risultato sonoro è un rumore prolungato e per lo più privo di variazioni, dimentico di qualsiasi musica iscritta sui dischi. Dirottando un’attrazione universale per il gioco, Abela canalizza fantasie infantili irrealizzate, cooptando i visitatori in una pratica musicale rumorosa e altrimenti priva di compromessi.