Steinbrüchel – Narrow

Steinbruchel_Narrow

CD – Room40

Attivo dalla seconda metà degli anni novanta, Ralph Steinbrüchel, sperimentatore svizzero che già abbiamo avuto modo d’apprezzare su Domizil, 12k, and/OAR, Line e Non Visual Objects, torna a pubblicare su Room40, etichetta sotto le cui insegne avevano visto la luce “Basis” nel 2007 e “Opaque (+Re)” nel 2005. In “Narrow” – adesso – ancora la quantità di forme sonore messe in gioco è mantenuta sotto controllo, aderendo pur sempre ad una logica intrinsecamente riduzionista e digitale, se pure le sequenze sembrano tagliate in una sorta di statico accrescimento subarmonico, denso per droni e pattern melodici, avvolgenti nelle spire, in felice contrapposizione fra pulsioni organiche e sintetiche. Sono sei nel complesso le tracce presentate, la prima più corposa (di oltre venti minuti), le altre all’incirca della durata di quattro minuti: la sostanza, nonostante la differenza in termini di durata, è però assai coerente, ispirata da variazioni che ridefiniscono appunto la qualità dell’impostazione originaria. Sono piccoli segmenti, prima semmai caricati d’una differente tensione, ad essere riposizionati, analizzati e ricomposti, smarcandosi dalla centralità dei temi e dalle loro caratteristiche predominanti. Il flusso delle concatenazioni sonore sembra dar vita allora ad elementi che in principio non avevamo colto, persi nel continuum dei dati, onde gentili che crescono e poi si sgonfiano in un pulsante movimento che molto sembra avere a modello le maree, l’influsso della forza di gravità, la sintonia con l’ambiente nel quale sono complessivamente sviluppate l’insieme delle sequenze e delle raffinate modulazioni, percepite nel tempo in maniera solo indiretta.