Chris Salter – Entangled: Technology and the Transformation of Performance

Chris Salter

The MIT Press, 480 pages, English, ISBN-13: 978-0262195881
Ci sono pochi libri che possono essere definiti “essenziali” in un campo specifico. Questo è uno di loro. Salter esplora ampiamente le performance in tutti i campi principali delle arti contemporanee (teatro, musica, danza, arti visive, architettura, ambienti interattivi), ma solo quelle che si intrecciano con la tecnologia, sostenendo la sua centralità. Anche se consistente come dimensione (il libro conta oltre 400 pagine), il suo è un progetto di ricerca molto concentrato ed estremamente coerente – una qualità rara nei lavori così estesi. Salter riesce a trovare e a connettere le performance storiche e il loro utilizzo della tecnologia in significative convergenze a livelli. A questo proposito infatti i diversi media (e le varie tecniche) che si sono evoluti a partire dalla fine del XIX secolo e gli ambiti culturali, politici e sociali che hanno generato il contenuto in scena hanno composto scenari unificanti che vale la pena esaminare. In questo campo, infatti, è espresso uno dei più discussi contrasti della cultura mediata: corpi, meccanismi e macchine producono senso insieme, pur rappresentando opposti. Integrando abilmente abbondanti citazioni di teorici insime a lavori che abbracciano il ventesimo e il ventunesimo secolo, l’autore adotta volutamente un approccio “democratico”, disegnando una mappa preziosa che comprende I grandi eventi ma anche quelli più marginali, evitando di celebrare solamente quelli più famosi. Infine, vale la pena segnalare che le immagini che accompagnano il testo sono una piccola risorsa in sé, facendo definitivamente di questo libro un punto di riferimento per i nuovi media in generale.