various editors – monochrom #26-34 Ye Olde Self-Referentiality

edition mono/monochrom

edition mono/monochrom, ISBN 978-3950237269, Austria, 2010, English
La stampa di un libro di 500 pagine con il look and feel di una fanzine fotocopiata degli anni novanta, e con un numero impressionante di saggi, nell’anno 2010 è una chiara presa di posizione. Questo non vuole essere un libro d’arte per collezionisti oltraggiosamente costoso, né un libro elegante e patinato da sfogliare distrattamente in un bar alternativo. É invece una ricca accumulazione di cultura underground (gli autori ironicamente la definiscono “in formato elenco telefonico”), nella stessa forma in cui il collettivo monochrom usava fare con la loro omonima fanzine. Monochrom era una zine visionaria stampato negli anni novanta un numero per volta, con una quantità ragionevole di pagine. Come simili sforzi editoriali, come la zine statunitense “Iron Feather Journal”, ha contribuito ad introdurre i lettori al “cyber underground”. Ma questo libro non è affatto un’operazione nostalgica, bensì totalmente contemporanea. Creando un layout grafico diverso per ogni articolo, rafforza il concetto che non si tratta per nulla di una monografia. Monochrom si è sempre distinta per la sua eterogeneità di argomenti. Qui si va come al solito, dalla politica alla fantascienza, dal sesso alla sociologia, dal pop alla storia moderna, e dal sesso alla critica cinematografica. Alcuni titoli (non c’è la numerazione delle pagine e quindi nemmeno l’indice) sono: “Uno studio pilota sulla filosofia di vita degli schizofrenici”, “Hacking degli spazi”, “Esperimenti di game-show esistenziali”, “Un’ (anti)storia dei rave”, ecc .. Raggruppando idealmente nove numeri, questo libro è una cornucopia di contenuti stimolanti, difficili da trovare altrove.