Buttons, scattare altrove

Buttons

Scattando una foto, un momento si fa memoria. Il ricordo diventa materia. Rendere le fotografie pubbliche, attraverso servizi come flickr, per molti ha aggiunto una dimensione al processo fotografico. La pubblicazione in rete di un’immagine scattata diviene parte dell’intenzionalità stessa dello scatto. Premendo il bottone/pulsante, non solo si ferma un’immagine della propria vita, un ricordo, ma si da anche la propria opinione visiva su un luogo o un oggetto, che si aggiungerà alla vasta collezione di frammenti visivi di vita individuale, già pubblicati in rete. Per uno stesso oggetto/evento, ci saranno diverse immagini che potenzialmente rappresentano le rispettive emozioni provate. Questa dimensione aggiunta, l’intenzionalità di condivisione fotografica è il concetto di partenza dell’opera Buttons, dell’artista tedesco Sascha Pohflepp. E’ un dispositivo del tutto simile ad una fotocamera, ma non ci sono parti ottiche. Premendo il classico pulsante di scatto non si fa nessuna foto a ciò che s’inquadra. Il click memorizza soltanto il tempo, e innesca una ricerca in rete delle foto pubblicate che sono state scattate in quello stesso momento. L’immagine che verrà visualizzata sullo schermo dell’apparecchio dopo qualche minuto è dunque quella fatta da qualcun altro, nello stesso momento dello scatto. L’immagine appartiene per metà alla persona che preme il pulsante e ricorda ancora quel momento, per l’altra metà a chi ha effettivamente scattato la foto. Strappato al soggetto, il tempo viene catturato, e diventa causa di una più intima condivisione.

Chiara Ciociola