CD – Ecosono
In guisa d’un combo dalle sonorità invero assai traballanti e sbilenche, permeato d’influssi elettronici, sperimentali e jazz, la “Mobile Interactive Computer Ensemble”, viaggiando per 30.000 miglia in nave intorno al mondo, ha realizzato una serie felice di concerti, dando vita ad opportune collaborazioni e connettendo le modalità proprie di differenti paesi con più “ecologie” e sistemi informatici. Naturalmente questo approccio “multiculturale” innerva tutta l’operatività del collettivo, arricchendosi di differenti tecniche e saperi, in bilico fra acustico e digitale, facendo addensare – ben acquisite – molteplici tradizioni, derivative e tipiche sia della world music che di certe strategie free form. Nello stratificarsi delle esperienze e dei suoni, è evidente un certo gusto “avant garde”, lontano dai conformismi e un po’ “neo hippy”. La stessa headline che campeggia sotto il marchio della label, la EcoSono, in modo chiarissimo esplicita: “imaginative sound art for a sustainable future”. Non ci è dato per certo, né poter assecondare né smentire, l’ottimista previsione d’un futuro sostenibile: che possa essere – tuttavia – la musica a salvare il mondo, ci vede certo ben disposti.