Milosh – III

Milosh

CD -!K7
Scansioni delicatamente melodiche e indietroniche, venate d’una assai insistita melanconia downtempo, sonorità cristalline negli intrecci modulati finemente da Milosh, compositore canadese di stampo classico e jazz, adesso al suo terzo disco, emblematico nei sensibili raccordi, incastonati in una tenue elettronica, accuratamente diluita in influenze neo-soul e garbate elaborazioni glitch. Accadimenti quotidiani, storie semplici, raccontate con introspezione e quasi ritrosia, con voce in falsetto e approssimazioni di taglio ambientale, articolando beat decostruiti, oculati campioni, vibranti negli strumenti a corda e nei tremuli synth, dipanati in armoniose soluzioni e arrangiamenti. Non certamente un progetto a forte matrice sperimentale ma neanche semplice tappezzeria, musica da camera contemporanea comunque in bilico fra più eclettismi, ammiccante a differenti e non convenzionali astrazioni ondivaghe. Elettronica romantica, impalpabile e neanche tanto edulcorata, perché tutta questo sentimento – anche se anacronistico – ci appare infine sufficientemente autentico.