Gintas K – Lovely Banalities

Gintas K

CD – Cronica
Anche se complessivamente assommano a quattordici, le differenti tracce che danno vita a “Lovely Banalities”, seconda uscita su Crónica del sound-artista lituano Gintas K, in opposizione alle molteplici “field recording”, intermezzi, intrecci e microfrequenze che si aggiungono, risultano nell’ insieme piuttosto continue, evocative ed avvolgenti, nel loro proprio flusso sonoro. Sono articolazioni ancora sintetiche, sequenze loop-based, digitali digressioni improvvisative, oppure modulazioni minime – infine – quelle che in guisa piuttosto sofisticata e calibrata, vengono agite nelle astratte emergenze auditive qui esibite. Modulazioni che integrano elementi d’aliene melodie, suoni naturali e artificiali, in una poetica ambientazione di matrice space, non avulsa da trasalimenti e inceppi, poi ad arte rimanipolati e gestiti. Rumor bianco, inflessioni tonali, “glitches”, fluttuanti pulsazioni e derive acustiche, che danno vita a immaginative narrazioni, intrise da uno straniamento domestico, efficace – in ultima analisi – per immergerci, ancor più a fondo, in sottilmente avventurosi e intriganti ascolti.