Kenneth Kirschner – Filaments & Voids

Kenneth Kirschner

2CD – 12K
Delicate sequenze, rarefatti sample e poi silenzi, sospensioni operose e brevi droni, tornando ancora su una delle principali intuizioni di Cage: quella dei suoni che comprendono una certa assenza. Anche il contrario qui è valido e il silenzio – per vari gradi – può essere irrorato da vibrazioni e frequenze, emissioni a loro volta appena percettibili. Una condizione di mancanza che diventa una forza portante, agita in ‘Filaments & Voids’ in maniera alquanto meccanica nell’alternanza delle differenti condizioni d’ascolto, ma non per questo meno efficace nel fissare i confini d’una rinuncia o d’una pur minimale, udibile e conformata espressione musicale. Kenneth Kirschner s’applica bene nel congegnare millimetricamente tali passaggi, ‘quietisti’ ed al tempo stesso ‘stressati’, ‘strecciati’, ‘interrotti’, porzioni di suoni che stanno nella musica per rendersi conto del niente che li separa, con pochi accenni melodici che alludono a quanto l’intero sia compreso nella parte, espressione di polivalenza e precisione, al tempo stesso esaltazione dell’indistinto ed esercizio poetico comunque dalle trame finissime.