m/e/m/e 2.0, installazione interattiva come parodia del web 2.0

Danja Vassiliev

É un dato di fatto che nell’era del Web 2.0 la gente viva esistenze parallele immergendosi nel cosiddetto metaverso, il meta-universo popolato da avatars come descritto da Neal Stevenson (1992). Tuttavia il progressivo fenomeno di cyborgizzazione accade quando le persone usano la tecnologia protesica in maniera indiscriminata. Ciò che Danja Vassiliev ha fatto con m/e/m/e 2.0 è invertire questo trend riportando le macchine nel mondo degli umani. Sviluppato come progetto di diploma al corso di Media Design all’Istituto Piet Zwart, l’installazione consiste in un dispositivo meccanico fatto di 28 lettori CD/DVD che si apre e chiude attraverso una interfaccia web. Una camera attaccata al dispositivo invia immagini delle unità aperte al browser. In ogni lettore c’ è un disco fatto di un pannello di circuiti e inciso con vari bottoni UI. Le foto di questi dischi diventano immagini mappa nelle finestre del browser. Come scrive Vassiliev “Ogni piatto è una “pagina web” unica che parodizza lo stile 2.0 con tutto il suo sapore consumistico”. Lo scopo dell’opera è di dare agli utenti consapevolezza della interconnessione tra l’hardware e l’immateriale agendo su un server meccanico attraverso un’applicazione browser internet e vedendo questa svelarsi di fronte a loro. Come afferma Andrew Yaeman (1194), “Quando una persona … dà il controllo di sé ad un computer e accetta le opzioni di default senza interrogarsi, quella persona diventa un cyborg”. Critico verso la dilagante cyborgizzazione sebbene lavori con le stesse tecnologie, Vassiliev ha compreso la necessità di immergersi nella macchina per evitare il mimetismo egoista dei geni culturali.

Valentina Culatti