Alva Noto – Unitxt

Alva Noto

CD – Raster-Noton
Produzione nella prima parte (tracce 1-10) assai eccitata e ritmica quest’ultima di Alva Noto, agita utilizzando più codici di comunicazione, modulati in sequenze sonore sempre ben sincronizzate, ispide e reattive. Ultimissima frontiera nella registrazione, trattamento e sintesi audio, elaborazione del testo musicale operata attraverso multiple integrazioni d’interfacce e programmi. All’ascolto di ‘Unitxt’ infatti, anche per un pubblico non avvezzo a certi ambiti, è immediatamente percepibile quanto il mestiere del comporre musica si sia trasformato nel confronto stringente di nuovi modelli d’operatività, tecnologie digitali e strategie non-mainstream. Qualità – quella di travalicare gli specifici di genere ed essere riconosciuto come un maestro – che per Carsten Nicolai pare quasi un dono di natura, fortificato anche dal ‘resistere’ a collaborazioni certo impegnative. Una ricerca continua, significativa per qualità dei suoni, spinta oggi quasi al confine di fruizioni clubbing, operazione certo sempre difficile, soprattutto a partire dai versanti delle enclave d’avanguardia, tentata da molti e riuscita in pochissimi, sparuti casi. Qui al contrario l’effetto è maestoso, mantenendo separate le sensibilità, distinguendo precisamente suoni e concetti (e non come in certo minimalismo dato in pasto alla deep house, ben poca cosa nell’incontro spurio più d’atteggiamenti che di sostanza). Altrettanto ricca d’interesse anche la sezione che va dalla traccia 12 alla 24, una sorta d’alfabeto di frequenze, audio-sample precisissimi, quasi a sottolineare – per rigore concettuale e geometrico – quanto l’autore sia legato nel profondo alle avanguardie astratte, prime forme nella storia dell’arte moderna a rivendicare narrazioni più complesse e sintetiche.