Sun Run Sun, percepire gli spazi dopo il GPS

Sun Run Sun

Sun Run Sun è il titolo di un’installazione audio realizzata dalla media artist Yolande Harris durante il proprio progetto di residenza artistica presso il Netherlands Media Art Institute (ex Montevideo) di Amsterdam. Il progetto indaga i differenti livelli del percepire la propria posizione geografica e del conoscerla con la certezza derivante dall’utilizzo degli strumenti di rilevazione offerti dalle nuove tecnologie, nel far ciò, coinvolge differenti oggetti mediali. La ricerca prende spunto dalla natura dei segnali inviati dai satelliti GPS che sono di due tipi: dati relativi all’identificazione del satellite rilevato e alla sua posizione e dati relativi alla posizione dell’utente, rappresentano quindi due strutture differenti ognuna con una propria specifica valenza. La Harris utilizza entrambi i segnali nella propria installazione, convertendoli in una composizione sonora che varia continuamente in risposta ai movimenti dell’utente/navigatore e degli stessi satelliti. Tale conversione può essere interpretata come un’operazione tesa a riscoprire il ruolo dei suoni nel processo umano del porsi in relazione con il territorio circostante. La tesi dell’artista inglese è che la diffusione di strumenti di posizionamento, quali i GPS, sta annullando la nostra percezione dei luoghi e del navigare. A liberarci dalla freddezza e dalla meccanicità derivanti dalla lettura dei dati offerti da moderni dispositivi tecnologici intervengono i suoni e la loro capacità di restituirci una dimensione soggettiva, un sentimento di intimità, se vogliamo, di umanità. La Harris crede nella possibilità che aprire le orecchie preluda ad aprire anche gli occhi e con ciò a recuperare quel rapporto con l’ambiente circostante efficacemente simbolizzato dai romantici astrolabio e sestante, gli strumenti che per secoli hanno consentito ai navigatori di orientarsi in mare osservando i corpi celesti.

Vito Campanelli