Evelina Domnitch, Dmitry Gelfand – Camera Lucida

Evelina Domnitch

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Nella ‘sonoluminescenza’ l’attuale enfasi sulla convergenza fra scienza e arte s’incontra con l’urgenza di dare al suono una dimensione sonora, cha ha pervaso la spazio d’ascolto nell’ultima decade, nelle pratiche di vjing così come nell’arte generativa o nelle performance di live coding. Sonoluminescenza significa trasformare onde sonore ad alta frequenza in emissioni di luce irradiate in un liquido infuso di gas. L’installazione Camera Lucida di Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand implementa questi concetti in ambiente spettacolare, ed è stata esaustivamente ospitata in mostre d’arte elettronica negli ultimi anni. Ora i due autori hanno coinvolto un insieme di artisti di primo livello affinchè contribuissero con tracce originali (Alva Noto, Carter Tutti, Coh, Taylor Deupree + Richard Chartier, Alexander Kaline, Kenneth Kirschner, Matmos e Asmus Tietchens), e questo dvd mette insieme il risultato ottenuto nel sottoporle alla Camera Lucida. A parte lo stupore e l’ipnosi generata dalla lenta evoluzione delle piccole scintille di luce liquida, la prima domanda che sorge è: può questa essere considerata un tipo di visualizzazione ‘oggettiva’? La risposta potrebbe essere positiva. La reazione chimica, infatti, è coerente con i dati in input, e quindi rispetta strettamente leggi naturali e fisiche. Le tracce perciò possono essere considerate come ambienti acustici, in fervida attesa di attivare elementi chimici e far brillare luce liquida nell’oscurità. Così distante da un mero ‘effetto speciale’, qui la connessione fra luce e suono è conseguenziale e logicamente costruita. La struttura musicale si muove quindi di conseguenza con la luce e i suoi risultati armonici sembrano essere affascinanti quanto gli splendidi colori di un fiore visto da vicino.