Logo.Hallucination, pattern recognition di loghi nascosti

Christophe Bruno

Dopo avere investigato sul ‘capitalismo semantico’ e la ‘taylorizzazione della parola’ con il progetto ‘Google Adwords’, Christophe Bruno riflette sulle dinamiche economiche dell’allucinazione collettiva. Secondo il net artist francese infatti il Web, in particolare nella sua versione 2.0, è un’implementazionedelle strategie del controllo nel campo della scrittura.Al contrario l’immagine è più difficilmente interpretabile dalle macchine e resta un ambito relativamente inaccessibile. Bruno ha pertanto ha creato Logo.Hallucination, un software basato sul riconoscimento neurale delle immagini che circolano su Internet, per tracciare somiglianze di schema tra loghi e immagini. L’idea è di utilizzare la tecnologia per il riconoscimento delle immagini in modo tale da rintracciare forme subliminali di loghi o emblemi, nascosti (in genere involontariamente) nell’ambito visivo e in generale nella totalità di immagini che circolano su Internet. Le immagini trovate sono accessibili attraverso un blog dove vengono messe a confronto col brand cui appartiene il logo rintracciato in esse. Come Cayce Pollard, protagonista del romanzo ‘Pattern Recognition’ di William Gibson, Bruno è a caccia del segreto della fidelizzazione al marchio, segreto che farebbe la fortuna di qualsiasi ricerca di mercato. Ovviamente il progetto contiene un’ampia dose di ironia. Basti pensare che ogni volta che una ‘allucinazione’ è rilevata, un’email viene spedita al proprietario dell’immagine, qualora venga identificato, per informarlo che “gli spiderbot per il monitoraggio automatico hanno rilevato una potenziale infrazione alla legge sulla Proprietà Intellettuale”. Logo.Hallucination ribadisce dunque la teoria di Bruno sull’alleanza tra la società del controllo e lo spettacolo rappresentato dal Web 2.0: i grossi media sono incapaci di misurare gli effetti dei loro messaggi e perciò necessitano di strutture aggiuntive, come Google e il Web 2.0. Il ruolo di questo panopticon del Web, conquista della società del controllo, è quindi di analizzare scientificamente l’effetto del messaggio e osservarne le deviazioni, per rivendere le informazioni ai grossi media ottimizzando questo processo circolare.

Valentina Culatti