Forester v 1.2, drone machine

Leafcutter John, Forester, forester.jpg

Il musicista e sperimentatore londinese Leafcutter John (aka John Burton) conferma la sua propensione all’ibridazione di linguaggi e strumenti con Forester v 1.2, un’applicazione per Mac OSX che accompagna il suo quartodisco: The Forest And The Sea. La parola foresta rimanda immediatamente ai suoi silenziosi protagonisti: gli alberi, è dunque facile comprendere perché proprio gli alberi rappresentino l’anello di congiunzione tra l’uscita discografica ed il software, è infatti questa la metafora adottata per descrivere quei cerchi che comparendo al centro dello schermo caratterizzano l’interfaccia dell’applicazione. Le traiettorie descritte dal puntatore che muoviamo all’interno della foresta (uno spazio ben delimitato sullo schermo) vengono registrati ed utilizzati per determinare i parametri della musica. Forester permette di utilizzare qualsiasi tipo di file sonoro, una volta che ne abbiamo caricato uno nell’applicazione possiamo iniziare ad interagire con l’interfaccia che, oltre agli alberi/cerchi, prevede altri pulsanti dall’impostazione più classica. Scopo dell’interazione è la creazione di sequenze a partire dalla fonte sonora selezionata, l’effetto è invece quello tipico dei drones, ovvero quelle composizioni che si basano sulla ripetizione continua di una stessa nota o di una tonalità, tanto che potremmo definire il nuovo software di Leafcutter John come una “drone machine”.

Vito Campanelli