Jacob Kirkegaard – 4 Rooms

Jacob Kirkegaard, 4 Rooms

CD – Touch/Family Affair
Quattro corpose e cupe registrazioni, realizzate rispettivamente in quelli che una volta erano ambienti pubblici (‘Church’, ‘Auditorium’, ‘Swimming Pool’, ‘Gymnasium’), bunker militari poi abbandonati, nella zona del disastro nucleare di Chernobyl, cittadina dell’Ucraina tristemente nota per il nefasto incidente del 26 Aprile 1986. Ne è autore Jacob Kirkegaard, esplicito nel riferimento alle metodologie operative (e teoriche) di Alvin Lucier, che già in ‘I Am Sitting In A Room’ (composizione del 1969) sperimentava relazioni concettuali fra spazialità del suono ed iterazione secondo un procedimento moltiplicativo di registrazioni, diffusioni sonore e poi nuove registrazioni (sempre nello stesso luogo fisico). Azione che nel set approntato da Kirkegaard viene ripetuta per ben dieci volte, producendo effetti stranianti, rendendo tangibile il senso d’alienazione e impotenza insito in spazi davvero divenuti inabitabili. Attraverso l’investigazione ossessiva del vuoto non soltanto la commemorazione d’un giorno terribile ma una produzione coerente e impeccabile, forte in tutti gli aspetti, sia progettuali che esecutivi.