Postcarts, cartoline d’artista

Vittore Baroni

Coniglio Editore, ISBN 8888833730
Il network della mail art, autodefinitosi come etereo, ha concettualmente preceduto di anni quello telematico e i suoi medium (la cartolina, il francobollo, il timbro) in spazi a volte piccolissimi, hanno sperimentato una trasmissione di contenuti in modo rallentato ma globale. Questi oggetti culturali che continuano a circolare nella rete delle spedizioni fisiche, attraverso strutture di dati preformattate, costituiscono nei fatti altrettanti media che gli artisti postali hanno saputo manipolare a fondo. Le cartoline, qui in particolare prese in esame, costituiscono un preciso archetipo, già utilizzato senza clamori dalle avanguardie del novecento. Nella sintesi obbligata di uno spazio di pochi centimetri quadri ha luogo una comunicazione completamente aperta, o come dice Derrida “né privata né pubblica”, ovvero entrambe le cose. Il mezzo, fra l’altro ha la fondamentale caratteristica di essere leggibile presso tutti i vari nodi di distribuzione che attraversa e questo processo è stato in passato sfruttato come strumento d’elaborazione, mentre lo stesso concetto dopo tanti anni è ancora sconosciuto alla net art, per esempio. Il tempo dilatato della comunicazione (comunque del tipo ‘molti a molti’ ben prima che i teorici dei network elettronici si sbracciassero a spiegarlo) ha permesso una coscienza del network e della sua formidabile reattività una volta opportunamente sollecitato con poche strategiche mosse. é la lezione di cui dovrebbe fare tesoro chi oggi usufruisce della disponibilità di megabit di banda al secondo.