Sonic Acts XI, The Anthology of Computer Art.

Sonic Acts XI

S’inaugura il 23 febbraio al Paradiso e al De Balie di Amsterdam Sonic Acts, un festival internazionale che indaga l’uso dei suoni e delle immagini nelle arti digitali. Quest’anno (dopo una decade di edizioni fra cui quelle del 2001 e del 2005) è dedicato alla Computer Art, che si sta sviluppando in mille direzioni grazie alle infinite possibilità d’intervento personale sul software e sull’hardware, ma che affonda le sue radici fino agli albori della cibernetica sociale. Le conferenze sono aperte non a caso, quindi, dal keynote di Jasia Reichardt, curatrice nel 1968 della storica mostra Cybernetic Serendipity all’ICA di Londra, uno fra i primissimi tentativi di indagare le possibilità di trasformazione del reale attraverso le tecnologie. Quanto la storia e gli sviluppi della computer art siano intrecciati al rapporto suono/immagine è evidente solo ripercorrendone la storia (basti dare un’occhiata al testo Visual Music). Gli stessi controversi concetti di ipermedia e intermedia e multimedia sono originariamente legati alla connessione procedurale fra suono e immagine, che tutt’ora rimane completamente aperta. L’interdipendenza fra gli aspetti oculo-auditivi così come le loro possibili relazioni di sudditanza (audio che dipende dal video e viceversa) sono parte del fitto programma di presentazioni con ospiti quali Ben Fry e Casey Reas, Golan Levin, Joan Leandre, Arjen Mulder nonchè performance di numerosi gruppi, fra cui gli storici Granular Synthesis. Un ricco dvd è stato appositamente prodotto per l’occasione.