G2G Share, il peer-to-peer tramite Google Mail

G2G Share

L’irrefrenabile condivisione dei file, essendo basata su una mera trasmissione e lettura/scrittura dei dati, non conosce ostacoli, se non quelli di scala. Le sue infrastrutture, infatti hanno dovuto contrastare nel tempo gli attacchi dei sacerdoti del copyright, ma per ogni via d’uscita murata ne è stata sempre aperta un’altra. La posta elettronica finora non era stata utilizzata diffusamente come metodo di scambio, mancando della componente fondamentale per un’infrastruttura di scambio, ossia un database che faccia da indice. Il progetto G2G Share sfrutta proprio lo spazio messo a disposizione da Google per i suoi account di posta come deposito e condivisione di file. Ciò che viene creata, appunto, è semplicemente un’infrastruttura che indicizza e consente la ricerca e l’accesso ai files che ciascuno deposita nel suo spazio. Quest’operazione ricorda l’intuizione di Michael Robertson che nel 1999 creò sul suo mp3.com il servizio my.mp3 che regalava dietro registrazione uno spazio di alcuni megabyte dove depositare i propri file musicali, creando de facto una piattaforma di scambio. Quel tentativo fu rapidamente stroncato dall’esercito legale della RIAA, ma è stato solo il primo di una lunga lista di tecnologie create per l’interscambio, ora pronte a sfruttare anche le meta-infrastrutture, come gli ampi spazi di posta elettronica gratuita.