Media Carta Manifesto, il diritto a comunicare.

Arriva dai redattori di Adbusters l’ultima iniziativa tesa a tutelare il diritto alla comunicazione, affinchè sia accettato costituzionalmente in ogni nazione. Si chiama Media Carta Manifesto ed è una presa di posizione forte che definisce senz’appello l’attuale gestione dell’informazione come commerciale e capace solo di distorcere la nostra visione del mondo. Insieme ad accuse precise alle istituzioni di controllo che hanno comunque lasciato in mano ad un manipolo di multinazionali più del cinquanta per cento dei network, viene evidenziato come le regole per limitare le concentrazioni di potere siano sempre più aggirate, mentre quelle per tutelare i contenuti locali e l’accesso stesso all’informazione siano sempre meno fatte rispettare. Per questo il manifesto si batte per una nuova ‘media democracy’, un modello che scaturisca dal brillante esempio di comunicazione libera offerto da internet, espandendosi al resto dei media, sancendo il diritto per i privati cittadini di acquistare spazi pubblicitari alle stesse condizioni delle agenzie pubblicitarie, e di avere uno spazio riservato di due minuti per ogni ora. Altro obiettivo è quello di obbligare le sei ‘major’ dell’informazione a dividersi in più aziende dalle ridotte dimensioni. Le basi storiche di tale movimento vengono ripercorse in una breve ma efficace storia della libertà di comunicare e sul diritto d’opinione dall’antica Grecia ad oggi in dodici tappe. Il Media Carta Manifesto promette di essere un’altra spina nel fianco per le pubbliche relazioni degli aggolomerati di capitale che gestiscono la maggior parte dei flussi informativi, decretando finalmente un’altro dei diritti fondamentali dell’essere umano: il diritto a comunicare.