Magic Cube, astrazioni sonore partecipate.

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20.02.03 Magic Cube, astrazioni sonore partecipate.


Due delle possibilità più fascinose della rete sono l’interazione collettiva e la riproduzione nella realtà del suo illimitato potenziale di design. Le astrazioni rese sullo schermo possono innescare meccanismi di partecipazione e di costruzione nel mondo reale. Magic Cube di Francis Lam è un progetto che abilita entrambi questi livelli con uno spirito giocoso. L’utente ha a disposizione cubi formati da parallelepipedi, i quali, oltre a poter essere modificati emettono, se cliccati sul lato superiore, un suono, ciascuno diverso. Questo semplice design insieme alla personalizzazione dei parallelepipedi porta alla creazione di artefatti interattivi dalle peculiari caratteristiche sonore. Ciascun utente si indentifica nel suo avatar ridotto all’ultraessenziale (modificabile in altezza e colore) che dimora contiguo agli altri. Una posizione obbligata, ma che implicitamente dà a ciascuno la sua dignità per il solo fatto di esserci e manifestarsi in un non-luogo collettivo. Oltre ad una galleria di cubi appositamente creati e autonomi nel funzionamento, nella Magic Cube Community si alternano suoni movimenti e alterazioni degli elementi che rappresentano ognuno, in un allegro andirivieni di forme e suoni. L’ulteriore evoluzione del progetto è stata realizzata nella Co-existence Communication Suite, insieme a Yasu Santo, in cui alcuni parallelepipedi sono stati realizzati dal vero con servomeccanismi che interagiscono fisicamente con le mani dell’utente, rendendo tangibile il design pensato per i click del mouse.