Cacophonic Choir, outside the choir

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Non sono mai a mio agio in mezzo ad una folla…finisco spesso con l’osservare le persone come se fossero “altro” da me e spesso mi perdo nel provare a quantificare e a dare una forma ai pensieri delle persone che mi circondano. Tutte le volte finisco per raggelare davanti alla certezza di quanti pensieri pericolosi, di quante verità, di quanti dolori possano perdersi nel silenzio e nella paura delle cose non dette, mentre ignara la società si dirige brulicante al prossimo domani. Nell’installazione sonora interattiva Cacophonic Choir di Şölen Kıratlı ho trovato una delicata risposta a questo mio vecchio e insistente pensiero: un canale di comunicazione per tante grida di aiuto raccolte da quella stessa folla brulicante che spesso ho immaginato. Un gruppo di oggetti fisici narranti sono disposti in una stanza, da lontano lo spettatore riesce a sentire un coro sconnesso di parole frammentate e di voci distorte. E’ solo avvicinandosi ed entrando in diretto contatto con uno di questi oggetti narranti che lo spettatore riesce ad ascoltare il racconto completo e comprensibile: la testimonianza di una vittima di un’aggressione sessuale. Le artiste Hannah Wolfe and Sölen Kiratli hanno creato un sistema di denuncia e sensibilizzazione molto elaborato, dalla raccolta delle testimonianze sul sito “The When You’re Ready Project” (aperto a chiunque voglia raccontare la propria storia), fino alla messa a punto della rete algoritmi, sensori e materiali che hanno dato vita all’installazione. Oltre alla denuncia, al centro della riflessione c’è sicuramente il rapporto tra l’ascoltatore e vittima: gli oggetti narranti si illuminano, si mostrano e si esprimono al meglio in maniera proporzionale rispetto alla vicinanza di un ascoltatore; pian piano che la vicinanza fisica (ed umana) dell’ascoltatore viene meno, la vittima non riesce più a raccontare e la narrazione diviene sconnessa, filtrata e scomposta da interferenze ed interpretazioni (i media?). Il desiderio di luogo pulito e sicuro dove poter essere ascoltati e non frantesi. Benedetta Sabatini

 

Şölen Kıratlı and Hannah E. Wolfe – Cacophonic Choir