Spat’Sonore, acoustic multichannel diffusion

SpatSonore

La diffusione sonora spaziale è di solito associata con la musica elettronica ed elettroacustica e nel corso del 20° secolo sono nate un certo numero di istituzioni che hanno permesso ai compositori d’avanguardia di sperimentare questo particolare tipo di propagazione audio, il più delle volte sotto la generosa guida di agenzie governative. Quando nel 1930 Edgard Varèse s’interrogò sui nuovi strumenti che avrebbero permesso ai compositori di dirigere la circolazione di masse sonore nello spazio probabilmente non immaginava che un miscuglio di tubi e trombe in ottone sospeso sopra il pubblico con fili d’acciaio – se solo l’avesse concretizzato – sarebbe stato in grado di mettere in pratica le sue idee in maniera assai più completa ed efficace di quanto è stato conseguito nel corso della sua stessa vita. Spat’Sonore è un collettivo di base a Parigi che ha sviluppato e si esibisce con una versione low-tech vicina all’Acousmonium del GRM, l’orchestra di altoparlanti sviluppata presso la Maison de Radio France. Un sistema a pistone ad azionamento manuale che riutilizza strumenti a fiato viene impiegato da ciascuno dei membri di Spat’Sonore per dirigere il flusso d’aria dai polmoni a uno dei diversi “strumenti” sospesi attorno allo spazio di ascolto attraverso una rete di tubi in gomma. Funzionando similarmente ad un mixer, questo assemblaggio consente ai musicisti d’eseguire partiture sonore spaziali, siano queste specificatamente composte o improvvisate, estendendo la cavità orale attraverso una o più aperture del “network” di tubi. Il pubblico si trova all’interno di una cupola steampunkesque che non sarebbe fuori luogo in uno dei primi film di Jean-Pierre Jeunet e impiegando tecniche strumentali estese, diversi intrecci sonori prendono vita coinvolgendo il pubblico, imitando la qualità mutogena di generatori elettronici e altoparlanti. L’audience presto dimentica gli strumenti a fiato, essendo immersi in un’esperienza d’ascolto acusmatica. Questo è un caso nel quale le nuove tecnologie aprono la strada per pratiche che avrebbero potuto essere altrimenti sviluppate, almeno speculativamente, in un altro tempo e luogo.

 

West presents: Spat’sonore